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giovedì 9 ottobre 2014

Non aprite quella porta - Remake (2003)

Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre) è un film horror del 2003 diretto da Marcus Nispel. È il primo remake dell'omonimo film del 1974.
Di ritorno dal Messico, per comprare un chilo di marijuana, a Dallas, per il concerto dei Skynird. Kemper per poco non investe una donna che cammina in mezzo alla carreggiata: è confusa, macchiata di sangue, la fanno salire a bordo, lei delira, è terrorizzata, tira fuori una pistola e si spara un colpo in bocca.
Ha inizio il più terrificante incubo che il Texas ricordi, il "massacro della motosega", e a rinforzarne la memoria arriva questo rifacimento del classico horror omonimo, diretto da un giovanissimo Tobe Hooper nel 1974, a ridosso dell'accadimento della strage nella realtà. 
L'esordiente regista, proveniente dal mondo dei videoclip, se la cava con onore nel difficile confronto con l'originale, nonostante fosse una "sfida" perduta in partenza.

Storia narrata:
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Il regista segue precisamente la storia scritta dal suo predecessore Tobe Hopper.
Nispel essendo comunque sfavorito nei confronti di Hopper, il suo film ha un suo perché e non fa vergognare il classico.
Vi sono sicuramente delle diffenze :

  • I ragazzi ritornano da una vacanza in Messico, mentre nell'originale vanno a controllare se la tomba del nonno di Sally e Franklin sia stata profanata.
  • I nomi dei ragazzi sono diversi e nessuno di essi è paralitico (nell'originale invece, Franklin sta su una sedia a rotelle). E comunque nessuno di essi ricalca perfettamente un protagonista dell'originale.
  • Durante il viaggio, invece dell'autostoppista (che poi nell'originale si rivelerà essere Nubbins Sawyer, fratello di maggiore Leatherface), i ragazzi caricano una ragazza bisognosa d'aiuto che si rivela poi una squilibrata suicida, precedente vittima della famiglia.
  •  Lo stesso Nubbins Sawyer non compare nel film, sostituito dallo Sceriffo Hoyt (ulteriore membro della famiglia Hewitt), che muore anch'esso investito anche se in circostanze diverse.
  • Non compare inoltre il nonno, sostituito da un uomo in sedia a rotelle senza gambe.
  • Anche nel caso della famiglia Hewitt, nessun membro (a parte Leatherface, che è l'unico personaggio che compare in entrambi i film, anche se con nomi diversi) ricalca perfettamente uno della famiglia Sawyer.
  • Non è presente la scena della cena, anche perché la famiglia non è cannibale e infatti il mattatoio è in attività (elementi che ritorneranno nel remake).
  • Il cambiamento più importante resta comunque quello dello stile: il rifacimento vuole essere un vero e proprio film dell'orrore e si incentra maggiormente sulle tenebre e sulla tensione rispetto all'originale.
  • La fine di Leatherface è diversa: oltre alla ferita sulla gamba accidentalmente autoinflitta con la motosega, Erin gli mozza un braccio a colpi di accetta, evento che non compare nel film originale.


Effetti speciali e trucco:
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Gli effetti speciali sono ben bilanciati non come molti remake, nei quali vi sono più effetti che altro.
Il trucco è ben fatto e veritiero e ciò fa venire la pelle d'oca.
Molto importante anche i diversi scenari studiati accuratamente che danno anche un senso di inquietudine.

Qualità del film:
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Leggendo molte recensioni la qualità del film è molto bassa, ma secondo me non è così anzi rispecchia l'impegno di chi ha lavorato a questo remake.

Tensione:
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La tensione rimane integra durante tutto il film, e ciò fa che lo spettatore si guardi intorno anche a fine del film.

Opinione personale:
Forse sarà che a me piace questa saga, e il remake anche se non  del tutto uguale all'originale è sicuramente un gran film e consiglieri di vederlo.


W L'HORROR

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